08/02/10

davanti una chiesa

Ero in giro e l'ho vista, seduta per terra col suo bambino, rideva ... Penso sia stato questo. Ho fatto uno scatto, poi, per me prima di tutto, perchè non fosse un approfittarsene, le ho parlato. Da vicino sembrava essere lei una bambina. Ma quanti anni hai!? Venti, m'ha risposto. Ed hai di già un bambino ... lo dicevo quasi per me, l'età della mia figlia più piccola ma quanto lontane ... Veramente ne ho tre, questo è il mio piccolo ha un anno e mezzo. Lui intanto un pò s'agita. Si chiama Eduardo ... Ha fame, ha rotto il biberon e non ho i soldi per ricomprarlo ... Non so se calcasse un pò la mano per impietosire ma certo bene non stava. Così le ho dato qualcosa poi ho pensato agli alimenti del banco. Glieli ho offerti, ed intanto pensavo come fare, e lei ha sgranato gli occhi. Me li dai ora?!  Sai ieri abbiamo mangiato solo pasta bollita, non avevamo niente in casa! Mi sono attivata subito con gli amici informandomi se c'erano ancora alimenti disponibili, sono andata a prenderli e dopo tre giorni glieli ho portati. Il bambino dormiva sotto una copertina lisa, quasi trasparente. Lei al vedere quel ben di Dio ha comiciato a ringraziare e m'ha accennato un qualcosa della sua vita. Che era venuta in Italia dopo la guerra di Iugoslavia, che suo fratello era stato ucciso e sua mamma era scappata con tutti gli altri bambini, che erano stati abbandonati in mare ... insomma quello che si sente in televisione paro paro ... Io l'ascolto tra pena e diffidenza. Mi faccio coinvolgere troppo?! Non so se e quanto inventi. Rimane sempre un pò di sfiducia ma nel dubbio che fare, girare le spalle?
Così pensando alla copertina le chiedo se ha bisogno di qualcosa d'altro e lei mi dice di cose per i bambini, poi guarda per terra, guarda i miei piedi e ... magari degli stivaletti, questi me li ha prestati un'amica ... ed una gonna lunga, sai di quelle che portiamo noi ...
Mai, proprio mai, avrei pensato che si potessero avere scarpe in prestito per potere uscire di casa! Questa è la povertà penso. Quella di cui non si parla, che sfugge alle statistiche ed ai grandi discorsi ... Quella che non interessa ... Quella che è sotto gli occhi di tutti e su cui non ci si ferma a pensare ...
In questa occasione ho toccato con mano la preziosità del lavoro del Banco Alimentare, di come poi arrivi, di mano in mano, a toccare, carrezzare un pò, la vita difficile di una singola persona.

1 commento:

merins ha detto...

sono indiscreta se chiedo a quale chiesa ti riferisci?