13/04/06

primavera d'intorno brilla nell'aria e per li campi esulta

Queste parole descrivono pienamente quel che ho sentito domenica, immersa in quella natura, certamente più libera, più aperta, di quella che circonda Catania. Saliva come un canto gioioso da quel trionfio di colori, di aria, di luce, di spazio e di silenzio .... Un amico in riferimento a questi versi ha sottolineato come Leopardi amasse la vita. Bella questa sintesi e questo immediato collegamento, come bella la sintesi della primavera, in quelle poche parole, degna proprio di Lui ... Ripenso a Pascoli e ai suoi versi, dove, nel dire "c'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico ..." parla sì della primavera ma si riferisce al suo ricordo di un'altra primavera, di lui bambino ... una poesia che mi si è scolpita profondamente nel cuore da piccola e che non ho mai dimenticato. Quel dolore, quell'amarezza, il compagnetto morto, il dolore e la fatica del vivere mi si sono impressi, così in contrasto col mio modo di sentire la vita specie allora, come un oscuro presagio incomprensibile, ed apparentemente in contrasto con tutto quello che rappresenta la primavera. Qualcosa non tornava ...

E' interessante come ognuno si porti ricordi differenti, magari anche quando si condivide la stessa cosa. E un qualcosa che scivola senza traccia per molti, a qualcuno rimanga nel suo bagaglio personale. Di recente ho visto questo con Antonio che non ricorda tante cose di noi bambini ... E una volta ho anche pensato, in linea con questo, di riunirci coi cugini e sciorinare ognuno i propri ricordi, di papà, dello zio, della nonna, di episodi, freschi per alcuni e assolutamente dimenticati dagli altri, sarebbe un modo di arricchirci vicendevolmente ... Ma tornando a pascoli io in quel "d'antico" voglio cogliere un altro significato ... il rinnovellarsi della primavera, il suo ripetersi munifica ogni anno, che viene da lontano da quando il mondo esiste, sempre nuova, specie per gli occhi che la sanno vedere.

Nessun commento: