20/03/10

Ancora

Finalmente domenica son ritornata da lei. Finalmente non pioveva! Inutile andarla a cercare col maltempo ...
Io veramente le avevo cheisto dove vivesse ma lei non sa il numero. Sarebbe un pò più semplice per me, ed anche per lei, sapere dove stia.
Insomma sono andata con Fil e con le cose del Banco. Pasta, latte, zucchero, burro, biscotti ... Certo non si risolve la difficoltà della sua vita ma è un segno di interesse per lei e credo sia qualcosina. Il sentirsi soli ad affrontare la vita rende tutto ancora più pesante.
Filippo si ferma ed io scendo e vado davanti la Chiesa. Non c'è!!!! Uffi!!! Che fare?
Davanti ad una delle porte c'è una donna seduta per terra. Mi ricordo che l'altra volta, che erano tanti e pesanti i pacchi, alla mia domanda lei m'aveva risposto che si sarebbe fatta aiutare da un'amica. Che sia questa? Mi avvicino e lei fa il solito gesto di richiesta ma io le chiedo invece se sa dov'è Antonella ed improvvisamente lei mi guarda in un altro modo ... Sì, è quasi afferrabile il cambiamento. Sembrerebbe tutto eguale ma non è così.  Divento per lei una persona ed io dopo, ripensandoci e parlandone con Fil, capisco che è la risposta al mio rivolgermi a lei per il suo esserci, non per quello che fa. Mi guarda dritto ed io vedo due stupendi luminosi pezzettini di cielo nel suo stanco viso. E' davanti l'altra porta e mi sorride. Che scema, non avevo pensato a questa possibilità! La cercavo dove l'avevo vista le altre volte come se non dovesse muoversi .... Siete parenti? No siamo della stessa terra ...
Giro dall'altro lato e lei è lì, seduta per terra col bambino in braccio che dorme. Meno male! Al vedermi si alza e mi viene incontro. Due baci. Le dico che ho delle cose per lei e mi segue. Le chiedo anche se le son serviti i panni che le ho dato. Annuisce sorridendo, poi mi racconta che è finita all'ospedale cadendo dalle scale. Insomma parliamo camminando. E' preoccupata perchè non riesce a raccogliere i soldi dell'affitto e mi chiede se posso aiutarla, teme che prima o poi la padrona li sfratti ... Coi soldi che raccogliamo compriamo il mangiare e non bastano ad altro.... Mhhh! Ora vediamo se riesco a fare qualcosa chiedendo magari agli amici, al lavoro .... Chiacchierando chiacchierando arriviamo alla macchina e poi Fil l'accompagna a piedi fino a davanti la chiesa, i pacchi sono troppo pesanti e lei ha il bambino in braccio. Mentre ci salutiamo lui si smuove, si stropiccia gli occhi, si assesta e riprende il suo sonno tranquillo. Che bello vero Filippo?! Le lascio il mio telefono, non si sa mai, e ce ne andiamo.
In macchina Filippo mi dice pensavo a quel bambino, mi colpisce questo ...! "Che vuoi dire?" Pensavo a lui così inconsapevole, un bambino come tutti gli altri, un bambino in braccio alla sua mamma ... "E allora ..?" Che lui non lo sa, ma che ha già il destino segnato ....
Prima mi sono intristita a queste parole. Il suo destino già segnato ... lui così innocente, così ignaro, ... è proprio così? Poi d'istinto mi sono ribellata! Non può essere per forza così! Non è detto!! Pensa a Romeo!! (qualche volta ne racconto)
Ma queste parole mi han lasciata pensierosa ....

5 commenti:

merins ha detto...

colpisce anche me la riflessione di fil...
ma, a ben vedere, il destino era segnato anche per noi...non c'è merito o colpa nel nascere ricchi o poveri o "normali" come soldi...
però riflettevo ...
è vero il destino è segnato per tutti, il vero destino promesso a tutti però è quello di Dio , è Dio... se no sarebbe tutta una farsa, no?

maria stella ha detto...

Ad ogni giorno la sua pena. Il futuro del bambino dipenderà soprattutto dagli incontri che farà. Pensa al suo presente: è già bello così. Grazie per aver condiviso con noi questa storia

Pupanna ha detto...

E' una questione di prospettive, a partire da che si guarda alla vita! Infatti la mia ribellione nasce istintivamente dato che sarebbe tremendo se fosse così, una insanabile ingiustizia! Ma non E' così, non può essere ...
Sappiamo tutti come la vita prende strade inimmaginabili prima! E c'è sempre la sorpresa dietro l'angolo ...
e sappiamo anche la ricchezza della vita in ogni condizione!

Margot Tenenbaum ha detto...

"pensa a Romeo"...ma il "Romeo" che conosco pure io?? Ma per caso ti ha assillato con i suoi racconti da libro cuore??
Secondo me potrebbe scrivere una sceneggiatura sulla sua infanzia e su come ce l'ha fatta a emergere dalla povertà (qualcuno poi ne farebbe un film), è veramente una storia affascinante e unica. E' la dimostrazione che volere è potere, anche se c'è da dire che erano altri tempi.
baci e grazie per la foto, è stupenda!

Pupanna ha detto...

Sì, Francesca, è lui! Una gran bella persona! Non ci ha proprio assillati anche perchè non ce n'è stata occasione, ma qualcosa ce l'ha raccontata ...
Tempi diversi ma anche la capacità di decidere solo a cinque anni la "vocazione" della sua vita. Una cosa di per sè notevole ...
Mi fa piacere che ti sia piaciuta :))