23/03/08
Marcia dei Tibetani
Mi è arrivata da un'amica la richiesta di diffondere questa lettera.
E'di un giovane poeta tibetanto esule in India: Tenzin
Tsundue:
E' arrivato il tempo per me di tornare in Tibet.
L'ultima volta che ci
andai nel 1997 - dopo la mia laurea - fui arrestato
dalle autorità
cinesi; sono stato picchiato interrogato e mi hanno
lasciato senza cibo,
quindi venni espulso dal Tibet dopo che mi avevano
tenuto rinchiuso in
prigione per tre mesi a Lhasa e Ngari. Avevo raggiunto
il Tibet a piedi
da solo attraversando le montagne Hymalaiane partendo
dal Ladakh.
Undici anni dopo ritornerò in Tibet a piedi anche
questa volta . Senza
chiedere il permesso ritornerò a casa mia. Perchè
dovrei preoccuparmi
dei documenti emessi dal regime coloniale cinese, che
non solo ha
occupato il Tibet, ma anche ha messo il Tibet sotto un
regime militare e
fa vivere il nostro popolo in tirannia e sotto una
brutale repressione
giorno dopo giorno da cinquant'anni?
Il 2008 è una grande opportunità che il movimento
tibetano ha di
mostrare le ingiustizie che i tibetani stanno subendo
proprio mentre la
Cina sta per attrarre l'attenzione dei media
internazionali.
Prenderò parte alla marcia "del ritorno" che partirà
da Dharamsala verso
il Tibet, e viene organizzata dal "Movimento
d'Insurrezione del Popolo
Tibetano" uno sforzo comune messo assieme da cinque
grandi
Organizzazioni non governative tibetane: Il congresso
dei giovani
tibetani, L'associazione Donne Tibetane, Il Movimento
Tibetano
Gu-Chu_Sum (un associazione di ex-prigionieri
tibetani), Il Partito
Democratico tibeano, e gli Studenti per la libertà del
Tibet, India.
La marcia inizierà il 10 Marzo 2008, da Dharamasala,
la capitale dei
Tibetani in esilio, attraverserà Delhi e poi si
dirigerà verso il Tibet.
Camminando per sei mesi, raggiungeremo il confine con
il Tibet proprio
nel momento in cui ci sarà l'apertura dei giochi
olimpici di Pechino
2008 (14-25 Agosto). Ora è troppo presto per poter
dire in quale punto
attraverseremo il confine: L'India e il Tibet
confinano per un tratto di
4.075 chilometri lungo tutto la catena Hymalaiana.
Sceglieremo un punto
preciso o più punti , a seconda delle situazioni.
So che ci sono stati parecchi tentativi in passato, ma
questo è il 2008
e ho visto gli organizzatori lavorare ancora con
maggior impegno con
piani strategici , curando ogni singolo dettaglio. La
cosa migliore è
che tutte queste Organizzazioni non governative stanno
lavorando
insieme, unite da uno scopo comune. Questa unità è la
nostra forza! Non
lo so dove finiremo, ecco perchè sto regalando la mia
piccola collezione
di libri (l'unica mia ricchezza nella vita) ad una
biblioteca che si
trova in McLeod Ganj, Dharamsala. I miei amici :
Lobsang e Nyingje (che
servono l'esercito Indiano sono parte del battaglione
dei Tibetani)
hanno anch'essi donato i loro averi per impegnarsi
nella marcia.
Naturalmente la polizia indiana farà il suo dovere,
l'esercito cinese
sul confine Tibetano non sarà chiaramente entusiasta.
Dal momento che
guidiamo una marcia di pace, con un impegno assoluto
di non-violenza,
non penso che alcuno, nè le autorità Indiane nè quelle
cinesi, userà la
forza contro di noi. Ispirati dalla Marcia del Sale di
Gandhi, anche se
cercassero di fermarci , noi non ci fermeremo. Per
quanti giorni
potrebbero tenerci in prigione e soltanto perchè
stiamo camminando
pacificamente? E perchè il governo Indiano dovrebbe
fermare i rifugiati
Tibetani che stanno tornando a casa, a piedi ,
volontariamente?
In passato sono salito in cima ad edifici per chiedere
libertà, mi sono
gettato davanti all'ambasciata cinese a Nuova Delhi,
ho trascorso mesi
in prigione, sono stato picchiato, ho combattuto in
tribunale ma non ho
mai perso la dignità della lotta: il mio credo è la
NON VIOLENZA. La
marcia per il Tibet sarà non violenta; è un sadhana,
un tributo
spirituale alla verità e alla giustizia per le quali
noi stiamo
combattendo. Questa è la nostra Lunga Marcia per la
libertà.
E lungo il nostro viaggio verso casa, cucineremo e ci
accamperemo in
tende ai bordi delle strade, ci saranno persone che
marceranno e coloro
che li sosterranno. Ci saranno i cuochi, la logistica,
la stampa e la
televisione e uno staff medico. Si danzerà e si
canterà e si
rappresenteranno pezzi di teatro e di cinema sulla
strada mentre
percorreremo questo lungo viaggio verso casa.
Caro Amico/Cara Amica,
Se desideri avere l'opportunità di unirti ad una
battaglia
non-violenta per la libertà, se voi unirti allo sforzo
della gente che
vuole guadagnare la libertà di un paese che rimane
soggiogato anche nel
2008, ti chiedo di unirti a noi, di sostenerci in
qualsiasi modo
possibile. Abbiamo bisogno che la gente sappia ,
quindi per favore
diffondi questa lettera. Puoi camminare con noi,
mentre noi cammineremo
in questi sei mesi. Forse puoi unirti a noi per un
giorno lungo il
nostro sentiero, o anche solo un'ora, o una settimana,
mesi come
sostenitore. Le scuole, le università e anche intere
città cammineranno
con noi. Abbiamo bisogno di volontari, giornalisti,
scrittori,fotografi,
bloggers che ci aiutino. Noi abbiamo bisogno di
infermieri, cuochi,
tecnici e abbiamo bisogno delle tue preghiere.
La Marcia è stata annunciata il 4 gennaio 2008, e da
allora i tibetani
ne stanno parlando; è il primo argomento di
discussione nei campi
profughi. Recentemente gli organizzatori hanno
stampato un modulo di
adesione. E ho sentito che la gente si sta lentamente
registrando. Poi
registrarti anche tu, online, come volontario. Per
maggiori
informazioni visita : www.TibetanUprising.org . Per
richieste inviate
le vostre e-mail ai coordinatori: Lobsang Yeshi :
lobsangyeshi2006@hotmail.com; o sherab woser:
sherabwoser@yahoo.com
Unitevi a noi
Tenzin Tsundue
Dharamasala
P.S. Se voleste sapere di più su Tsundue il sito è
www.friendsoftibet.org/tenzin/
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1 commento:
Carissima Pupanna,
grazie dei tuoi auguri di Buona Pasqua.
Volevo dirti che ho difficoltà a vedere il tuo blog. Hai una nuova veste grafica in sfondo verde?
Lo leggo male e nonso se dipende dal mio browser che è Mozilla.
Un abbraccione.
diggiu
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