26/06/08

il registro

Ultimi giorni di scuola e di scrutinio, solo qualche giorno fa. I professori vanno e vengono affaccendati ed ogni tanto vengono da noi a cercare ed a lasciare carte. Ma quanto possono essere proprio di tutti i generi!! Ce ne sono di quelli che ti chiedi come possano pretendere dagli alunni quando .... di quelli così pasticcioni, inadempienti, incredibilmente sprovveduti o trascurati ... e poi altri così attenti, certe volte ansiosi, preoccupati di non sbagliare sì con le carte, ma ancor più con le persone ... e ancora ... Insomma sono proprio proprio come tutti, sì proprio come noi, tali e quali ... Io faccio presto ad inquadrarli, lo so che è una presunzione ma dopo tanti anni mi basta poco a capire chi ho davanti ma, dietro l'angolo, è sempre presente la possibilità della sorpresa e dell'inaspettato. Pomeriggio, ultimo giorno di scrutini, io sono in ufficio da sola. Le carte sono bene avviate ed in definitiva sembrerebbe che quest'anno andrà meglio! L'anno scorso, all'ultimo, ci siamo trovate costrette a caricare di un subito i voti di un anno ... assolutamente una cosa da non credersi!! hanno comprato il programma degli scrutini e poi non hanno avuto la forza (?) o la voglia (?) di cimentarvisi. Tanto poi ci siamo noi ... Così sono sola e c'è una grande tranquillità, tutto il materiale per le quinte è già predisposto, niente corse quindi ... Entra una prof, una persona precisa ed attenta, con in mano il suo bel registro. Dove lo poso?! E' una delle ultime a fare questa domanda per quest'anno ... Dopo torna da me e: "ecco!! ora sento proprio che l'anno è finito davvero!!" Avevamo già parlato della sua stanchezza qualche giorno addietro, quindi penso che dica quelle poche parole col sollievo di avere finito, almeno per quest'anno ... ma lei aggiunge che ogni volta è la stessa storia, anzi ogni anno peggio! Fa proprio fatica a separarsene, dopo ci sta male. Sai, per un anno è la mia compagnia abituale, diventa proprio parte di me, cresce, a poco a poco, man mano che l'anno scolastico va avanti ... e quando viene il momento di lasciarlo, ecco quasi non vorrei ...! Ho capito che per lei era anche il separarsi da loro, da quei ragazzi. Lo sappiamo bene, ogni anno è sempre nuovo ed anche se ritornano gli stessi ragazzi, già non sono più gli stessi ... Era quindi uno smettere, un interrompere ... Sì è proprio difficile mettere la parola fine ad un'esperienza, ad un'amicizia, ad un rapporto, non basta mai ... Le sue parole , oltre ad arricchire l'idea che già avevo di lei, mi hanno aperto ad uno scenario nuovo! Ho guardato i registri, che con una certa indifferenza accumuliamo e poi conserviamo, come fossero vivi. M'è sembrato, quasi, di sentirne il contenuto. Il lavoro profuso, lo scorrere dei giorni, le facce, le storie di quei ragazzi, le tante parole, l'impegno, la fatica, lo scoraggiamento, ed anche le risate, gli scherzi ... insomma il racconto di un anno, fondamentale nella loro formazione, come lo sono tutti ma specie se si hanno sedici anni ... Per un attimo anzi, con gli occhi della mente, ho davvero sentito uscirne le voci ...

2 commenti:

merins ha detto...

come è vero !!!
però,in certi giorni, vorrei dargli fuoco (al registro, non agli alunni...)

Anonimo ha detto...

Penso che per ognuno di noi, ci siano "oggetti totem" che rappresentano un periodo, una pesona, un momento . . . a maggior ragione questi registri, che sono anhe dei "diari" . . .!
Meno male, che poi vengono messi via, a riguardarli tra qualche anno, chissà che sorprese possono rivelare, sui loro "frequentatori"
Ciao, R