08/09/07

La città dei colombi

Partiti tardi la prima cosa che abbiam fatto è stato il cercare dove mangiare: un posto modesto, niente di che ... Al primo tentativo siam capitati in un locale che fuori non faceva presagire assolutamente le "bombe in testa" dei ristoratori, ma fatto un passo dentro ho cominciato a temere ed a sentirmi per niente a mio agio ... scortati da una graziosa ragazza bionda in tailleur nero siamo stati depositati in una sala buia e vuota ma moooolto accurata. Ci siam guardati senza proprio sapere che fare, il menu poi .... meno di 15 euro non c'era niente e tutto era descritto con due o tre righe di ricercatissime parole che non facevano capire di cosa si trattasse ..! Andiamocene, faccio io, mi sentivo infelice, privata della mia libertà ... Filippo fa che ormai eravamo lì, e la sua faccia non è che fosse molto differente dalla mia, Martina poi aveva gli occhi giganteschi e a disagio, non le andava niente di tutto quel che c'era descritto. Andiamo via, rincaro, io non ci sto, possibile che si debba subire .... Ma come fai?! Glielo dico, e basta ....! Io ormai non mi riconosco più, dove è finita la ragazzina timida ed insicura di un tempo?! Sì ne è passato tempo, ma ...
In quel mentre entra la camerierina: noi ce ne andiamo via faccio di getto e con forza, alzandomi, questo posto non fa per noi ...! E ce ne siamo usciti, che liberazione!!! L'aria fuori mi è sembrata così bella!!! Eccoci finalmente ad un tavolo di una piccola trattoria, di quelle con tavoli all'aperto sui gradini del vicoletto. L'atmosfera è carina e da dove sono seduta si vede la cupola azzurra del Duomo fare capolino tra i palazzi gialli. Mentre aspettiamo il sole va e viene, ed a tratti arriva un'arietta ...! E così, portata dal vento, arriva una piuma d'uccello, bianca, piccola e morbida, e si posa sul tavolo ... Toh una piuma! fa Filippo mentre la tiene tra due dita; l'avevo già vista ed il suo svolazzare mi aveva fatto pensare all'inizio di "AmericanBeauty". Ma l'atmosfera è tutt'altra. Mentre mangiamo ne arriva una seconda ... toh un'altra!. E quando ci alziamo e ci mettiamo in cammino ai bordi della strada o nei cantucci vediamo altre piume. Ma guarda quante! Che strano ... Non recepiamo il dato più di tanto ... Eppure non sappiamo che ogni cosa è segno di qualcosa d'altro?! Camminiamo per la città, dirigendoci in alto, verso il Duomo. L'ho visitato solo una volta tempo fa e mi ricordo ancora l'impressione per la sua monumentalità inaspettata e per il contrasto della pietra con i colori freschi ed inusuali dell'interno. Camminando si sente in alto rumore di uccelli, svolazzi, ombre fugaci che si rifugiano velocemente al nostro passaggio. città sembra vuota, del resto è l'ora del riposino, ma alzando gli occhi in alto ecco che nel cielo è impossibile non cogliere un volo di qualche colombo. Entriamo in una chiesa sulla strada che ci attira per la forma ... peccato che i gradini siano così sporchi di .... cacchine. La porta è semichiusa e si può entrare spingendola appena. Che suggestione! La luce piove dall'alto, da grandi finestroni, ed illumina le pareti in chiara pietra viva, gli anditi, le nicchie ... Il pavimento è cosparso di rottami, di pietre smosse, si capisce che ci sono lavori, ma anche di un incredibile spesso morbido strato di vecchi escrementi. Guarda il tetto è stato rifatto! Sì, meno male, che peccato, che bella ... Ed intanto in alto volano colombi che cercano riparo, si sentono disturbati da noi che ci sentiamo degli intrusi alla loro reazione, e così sbattendo di quà e di là si rifugiano nel primo buco che trovano o escono approfittando delle vetrate rotte. E poi, sì, si sentono anche suoni leggeri, pigolii, battiti, sembra proprio vivere questa vecchia Chiesa!
Il Duomo all'interno è ancora più bello di come lo ricordassi e la piazzetta circostante è graziosissima. Evidentemente il turismo è cresciuto da allora a giudicare dai tanti Bed and Breakfast ma oltre a questo non è che sia molto altro. Fuori c'è aria e sole e persone che sembra aspettino ... Dentro, nella penombra, davanti l'altare principale una bara con accanto la luce accesa ... e tante, tantissime corone di fiori. C'è un'aria di preparativi e qualcuno che muove, smuove, sistema: non possiamo fare i turisti!
Si sente questa presenza e noi siamo proprio fuori luogo, come se fossimo entrati senza bussare. Così usciamo. Chissà se quelle persone sulle panchine che dormicchiano, venuti chiaramente da lontano, due in moto, sono lì per questo ...! Lei gli stringeva la mano come se volesse confortarlo !
Continuamo a girare e mentre aumenta il vento per la strada rotolano piume intrecciate a mò di palle, mai viste prima così e ... quante!! e i vicoletti poi sono un tappeto di piume e di penne e di altro. Cominciamo a parlarne di tutte quelle penne, sul come mai, e continuamo a girare. La città è bellissima, con quei colori e quelle architetture, peccato tanti vecchi edifici abbandonati ... la vecchia scuola ce la mostra Filippo: è chiusa ma anche aperta, visto lo stato delle finestre. Lui cerca di guardare dentro ... scompiglio generale, fuggi fuggi, svolazzi! E il palazzo di lato, bellissimo, è per metà disabitato, dagli uomini almeno ... Poi di fronte c'è il vecchio carcere, molto interessante la sua struttura così arroccata, ma non lo si può visitare, sicuramente è un ottimo ricetto per i colombi che anche lì svolazzano indisturbati e stanno a godersi l'aria appoggiati ad ogni sporgenza tanto che sembrano far parte dell'architettura.
Tutti questi colombi danno alla fine un'aria di abbandono e trascuratezza, almeno nella vecchia città, ed è un vero peccato, un delitto, come un delitto ancora più grave è lo stato in cui si trovano troppi vecchi edifici bellissimi. Ah ... ecco il perchè di tanti colombi! Il perchè di tutte quelle piume portate dal vento ....! Sono proliferati grazie alle case in decadenza, alle chiese dimenticate, hanno un sicuro rifugio. Ecco di cosa sono segno, dell'abbandono di una città ...

Nessun commento: