14/02/08

S.Agata

La festa di S.Agata, Patrona di Catania, è appena finita ... Dura tanti giorni ma in verità le giornate della festa sono tre, quasi quattro ... il 3,il 4 ed il 5 febbraio e il 6 al mattino, con il rientro ... Già a fine gennaio si dice ecco, sta arrivando S.Agata! e un piccolo brivido di emozione mi prende ..., ma lo si dice proprio con quel significato letterale! Già perchè per i catanesi è veramente l'incontro con una persona viva ... amata con tenerezza, con rispetto ed ammirazione. La Santuzza, una ragazzina, ma quanto grande!!! Ci si affida a Lei, si fanno voti, e che voti! Ci si emoziona al vederLa. Non ci si riferisce mai in modo impersonale, non si parla mai infatti di processione o di chissà che, ma si dice invece è uscita alle ...., è rientrata alle ..., ma la Santa dove è? A che punto è arrivata?. E Le si va incontro ... Tale è il rapporto della cittadinanza con la sua Santa. Ed infatti Lei esce e va in giro per città, per la sua città, per quello che era la città un tempo, per due giorni, in modo di consentire a tutti di incontrarla. Un appuntamento irrinuciabile. E la gente, il popolo, risponde con fervore e scende in strada, quasi se ne appropria. Un'invasione pacifica e metodica ed impressionante. Per tre giorni il centro è invaso, giorno e notte, da un numero incalcabile di persone. Un rito che si ripete e si perpetua. Quanti bimbi piccolissimi tra le braccia dei genitori o nei passeggini. Quanti bambini di pochi anni vestiti da "cittadino". Non sembra che la tradizione si spenga, al contrario sembra sempre più viva!! A me impressiona questa partecipazione della gente, mi sembra quasi uno spettacolo corale che va in scena. Mi piace guardare, mescolarmici, godere dei suoni, delle luci, degli odori ... Quest'anno il 4 me La son trovata davanti alle sette di sera proprio quando aveva appena finito la Salita dei Cappuccini. Momento spettacolare che richiama tantissima gente. Ero andata così, un pò alla cieca, e me La son ritrovata davanti, ferma, illuminata ... L'atmosfera tranquilla,la calca sopportabile. Silenzio, uno strano silenzio in mezzo a tutta quella gente! E Lei lì, ferma, in cima alla salita ... Che bella!! L'ho salutata tra me e me, le ho indirizzato una preghiera ... Dopo, ero lì, ferma e davanti a me il cordone e un gruppo di "cittadini", quelli che lo portano, reduci della salita. C'è tutta una tecnica che si mette in atto per portare la Santa in giro ... Fermi, stanchi, chi fumava, chi chiacchierava. Un momento di sosta. Uno, nella penombra della strada, in mezzo agli altri ancora in fila, stava accovacciato sui talloni per riprendere fiato. Poi gli si è accostato un altro e parlavano con le teste vicine e nella medesima posizione ... tò! Ma questo lo conosco ...! Un ragazzo diplomato l'altr'anno e suo padre ! Mi avvicino, li saluto, parliamo .. E così vengo a sapere da lui, che sta facendo il militare, che dove si trova ha avuto licenza perchè anche lì è festa e la patrona S.Agata. Ma cosa ancora più notevole che lui era venuto per la festa sì, ma che avrebbe passato quei due giorni, senza interruzione, a tirare il fercolo, e che al termine si sarebbe ripreso il treno per tornare a militare ...! Sono rimasta colpita ....

3 commenti:

marcella candido cianchetti ha detto...

che bel post anche io ho postato su sant'ajta le 2 ricette della mia tradizione catanese buon fine settimana

Anonimo ha detto...

spiacente x te allora se hai voglia passa dall'altro mio blog non mangereccio ,oggi trovi postato una cosa siciliana, beata che stai a catania qui abbiamo avuto -8! buon inizio di settimana

Anonimo ha detto...

Vivere queste feste con lo spirito giusto . . . fa bene allo spirito!
Storie come quella che racconti, ci fanno capire che certi valori non sono scomparsi, sono solo un po' nascosti, vanno cercati, come le violette e i ciclamini!
Baci R